Il museo dei monumenti francesi

La Rivoluzione è spesso associata al vandalismo. E tuttavia è qui, nel vecchio convento dei Petits-Augustins, che Alexandre Lenoir apre il suo «museo dei monumenti francesi» nel 1795. Nelle sale i visitatori possono vedere delle sculture provenienti dai beni della Chiesa nazionalizzati nel 1789. Si possono osservare anche opere ritirate dalla loro collocazione originaria perche sono viste come dei segni ostentatori della feudalità, della monarchia o persino della religione. La Repubblica intende così conservare e esporre le opere d’arte che ricordano troppo l’Ancien Régime ma che non meritano di essere distrutte. È la nascita del patrimonio pubblico. Questo museo è stato chiuso nel 1816 per lasciare il posto alla Scuola nazionale superiore di Belle Arti.

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Veduta dei monumenti francesi, la sala del qundicesimo secolo

Come le altre, la sala del XV secolo è una ricostituzione che porta il gusto della sua epoca. I visitatori del museo dei monumenti francesi sono quindi invitati a passare di secolo in secolo, realizzando una specie di «grand Tour» nella storia di Francia. Decorato di violetta, blu e oro, tutto il decoro è composto in funzione del monumento centrale: la tomba di Luigi XII e di Anna di Bretagna. Sotto la Rivoluzione i sovrani sono dunque onorati… ma al museo!

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