Mangiare è anche fare la rivoluzione! Durante la Rivoluzione francese sono organizzati numerosi «banchetti civici». Sedersi alla stessa tavola, tra vicini, è anche l’occasione per riunirsi tra uguali mentre le Rivoluzione divide. Infine significa rivelare i cattivi cittadini che non vogliono partecipare. Ma i banchetti sono raramente spontanei; nel maggio 1793 le «cene fraterne» organizzate in rue de Tournon servono a contare i sostenitori di ogni campo in piena lotta politica tra «Girondini» e «Montagnardi».
Molto presto, i banchetti civici sono sospettati di essere luoghi travestiti di complotto contro la Repubblica. Alla fine del luglio 1794 il deputato Barère accusa i partigiani di Robespierre ghigliottinato di recente, di organizzare dei «pasti fraterni» in tutta Parigi per preparare la loro vendetta. Accusa anche i monarchici di approfittare di questi banchetti per riunirsi in barba alle autorità.