Insieme a Robespierre, Danton è una delle principali figure della Rivoluzione francese. È un combattente. Le sue formule sono rimaste nella memoria: «Audacia, ancora audacia, sempre audacia!», proclamava ad esempio nel 1792 per mobilitare i francesi in guerra, «Siamo terribili per dispensare il popolo dall’esserlo», dice ancora nel 1793, dando la più bella definizione di ciò che è in parte il Terrore; una politica autoritaria inquadrata dalla legge, per evitare la guerra civile e permettere la sopravvivenza del nuovo regime,
Ordinata dalla Città di Parigi per il centenario della Rivoluzione (1889) e inaugurata nel 1891 nel sito della casa di Danton, la statua scolpita da Auguste Paris è un’opera d’arte ma anche un luogo di memoria della Rivoluzione, una ventina d’anni dopo l’assedio di Parigi da parte della Prussia (1870) e dopo l’insurrezione della Comune (1871). Il messaggio è molto chiaro, essere un buon repubblicano, come Danton, significa essere pronto a battersi contro gli eserciti stranieri. Ma significa anche difendere il popolo senza violenza.