Il Grand Châtelet, prigione dell’Ancien Régime

L’attuale piazza di Châtelet deve il nome alla fortezza che si erge ancora nel 1789. Il «Grand Châtelet» ospita allora un tribunale: quello dei preposti di Parigi. Sull’attuale marciapiedi del teatro della Città si trovano le prigioni. Alcune delle celle si trovano al di sotto del livello della Senna. C’è anche la camera mortuaria: vi sono esposti i cadaveri trovati sulla via pubblica o ripescati dalla Senna. Durante la Rivoluzione il Grand Châtelet smette di funzionare come tribunale ma continua a ricevere prigionieri. Accusati di preparare un complotto monarchico diverse decine di detenuti sono massacrati all’inizio di settembre del 1792.

Il Grand Châtelet nel XVIII secolo

Per saperne di più…

Grand Châtelet / La demolizione di una fortezza

Ritratto di un architetto in piedi, inficando le rovine del Grand Châtelet

Decisa sotto Luigi XVI la demolizione del Grand Châtelet non è stata realizzata sotto la Rivoluzione. Comincerà soltanto nel 1802, per concludersi nel 1810. Questa immagine mostra quanto il cantiere rappresenti una delle più grandi operazioni d’urbanismo a Parigi all’inizio del XIX secolo: demolendo il Grand Châtelet l’Impero di Napoleone Bonaparte spera di fondare una città moderna e dimenticare tanto l’Ancien Régime quanto la Rivoluzione. Sulla nuova piazza la circolazione è più facile. Una fontana decorata con una colonna sormontata da una Vittoria commemora le battaglie dell’imperatore.

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