Diventata celebre con il nome di «Madame Roland» è tuttavia molto più che la moglie del famoso Girondino Jean-Marie Roland de La Platière. Mentre abita in questo edificio, d’altronde si chiama ancora Manon Phlipon. È a casa sua, dopo il suo matrimonio, che si riuniranno le persone vicine al deputato Brissot: i « Brissottini» o «Girondini» sono il principale gruppo politico agli albori della Repubblica, dall’autunno del 1792 alla primavera del 1793. Madame Roland diventa così una donna politica di primo piano.
La morte di Manon Phlipon, chiamata «Madame Roland»
Arrestata per i suoi legami con i deputati girondini, Manon Roland è condannata a morte e giustiziata l’8 novembre 1793. Durante il processo il presidente del Tribunale rivoluzionario le impedisce di leggere la lettera che aveva scritto per spiegare la sua condotta politica. Voltandosi verso il pubblico dice allora: «Vi chiedo atto della violenza che mi viene fatta». Una settimana prima i deputati avevano messo al bando i club politici femminili. Così pur non essendo affatto femminista, Madame Roland diventa un simbolo dell’esclusione delle donne dalla Rivoluzione.