Dal numero 2 al numero 20 di boulevard Beaumarchais di edifici ce ne sono molti. Eppure nel 1789 soltanto un uomo ci abitava, in una proprietà immensa: è lo scrittore Pierre Caron de Beaumarchais, i cui affari finanziari fanno di lui il più grande proprietario di faubourg Saint-Antoine. Nel 1787 acquista un terreno vicino alla porta Saint-Antoine, a due passi dalla Bastiglia, sul quale fa costruire la «folie Beaumarchais». Si trova così vicino al suo teatro, situato nell’attuale rue de Sévigné. La proprietà viene poi distrutta nel XIX secolo per lo scavo del canale Saint-Maritn.
Nella primavera del 1789, mentre il popolo vive nella miseria e la rabbia comincia a crescere, Beaumarchais organizza una sontuosa festa nei giardini del suo lussuoso hôtel, patrocinato dal duca d’Orléans. È un gesto che avrebbe potuto costargli caro: alla fine del mese di aprile, dall’altra parte del quartiere, la folie Titon, ricca proprietà del fabbricanti di carta da parati Réveillon, viene saccheggiata. L’ostentazione del lusso è diventata insopportabile agli occhi del popolo parigino. Fortunatamente per lui, Beaumarchais gode di un’immagine positiva; è visto allora come autore teatrale che difende la libertà.