L’Istituto nazionale dei giovani sordi

Questo luogo testimonia una grande ambizione rivoluzionaria; affermare che la disabilità non è una punizione né una fatalità. Tutti gli uomini possono migliorare. L’educazione, la cura e la scienza possono aiutare i disabili a fare progressi e a uscire dall’esclusione. A Parigi, l’abate de l’Épée prima di morire nel 1789, allo scoppiare della Rivoluzione, mette a punto un linguaggio dei segni. Fondato due anni più tardi, nel 1791, l’Istituto nazionale dei sordomuti è in primo luogo situato nel convento dei Celestini, insieme all’Istituto nazionale dei giovani ciechi. Nel 1794, è successivamente trasferito nei locali che lo ospitano ancora oggi.

Charles-Michel de l'Epée (1721-1789), instruisce gratuitamente dei sordomuti

Per saperne di più…

Victor de l’Aveyron, il bambino selvaggio

Nota storica cira proposito del selvaggio dell'Aveyron e su qualche altro individuo trovato nelle foreste in epoche differenti

È all’Istituto nazionale dei giovani sordi che vengono condotti diversi esperimenti educativi destinati a provare che la Rivoluzione francese e la giovane Repubblica sono capaci di creare un uomo nuovo. Nel 1800 un bambino chiamato Victor viene accolto all’’Istituto nazionale dei giovani sordi dall’abate Sicard. È un bambino diverso dagli altri: catturato poco prima nella regione di Aveyron, viene soprannominato «il bambino selvaggio». Sembra che abbia vissuto da solo nella foresta per diversi anni. All’Istituto il bambino diventa un oggetto di laboratorio. Tutti i test fatti su di lui puntano a sapere se l’uomo più «selvaggio» che esista può diventare uguale agli altri grazie all’educazione.

#ParcoursRevolution
Seguici su Facebook