Inaugurato l’1 settembre 1793, questo teatro sarebbe stato costruito, secondo la tradizione, con delle pietre della Bastiglia. Una tradizione che non doveva infastidire il suo proprietario Pierre Caron de Beaumarchais che ci fece recitare uno dei suoi spettacoli patriottici durante la Rivoluzione. Alcuni elementi dell’attuale facciata ricordano la decorazione originale del teatro, chiuso nel 1807.
Annali patriotici e letterari della Francia e affari politici dell'Europa, 24 dicembre 1789, p.4
Sotto l’Ancien Régime, la sceneggiatura de Le nozze di Figaro (1784) è un testo insolente ma non perturbante. Nel 1789 nel contesto dei disordini rivoluzionari viene immediatamente percepito come un attacco politico contro la monarchia assoluta, come testimonia il giornalista degli Annali patriottici e letterari: «A una rappresentazione delle Nozze di Figaro dopo aver cantato le strofe finali di questa Commedia che terminano come è risaputo con le parole: “Tutto finisce in canzoni”; un aristocratico delle prime logge urla “bis, bis” come per accusare la leggerezza francese; ma un patriota seduto in platea, si alza e con la sua voce profonda e sonora grida agli attori: “Tutto finisce in cannoni”»! Il teatro Beaumarchais in cui si gioca la commedia diventa così un simbolo della Rivoluzione, senza che il suo proprietario lo sia davvero!
