Niente predisponeva Antoine-Josephe Santerre a diventare un eroe della Rivoluzione! Figlio di una ricca famiglia di birrai del nord della Francia, acquista la Birreria de l’Hortensia nel 1772 e s’istalla quindi al numero 232 della rue du Faubourg Saint-Antoine, un indirizzo comunicante con il numero 9 della rue de Reuilly attraverso un cortile interno. Sposa la figlia di gioiellieri. La sua fortuna è fatta! Ma a partire dall’estate 1789 si mette a capo della rivoluzione popolare a Parigi: partecipa alla presa della Bastiglia e alle principali giornate rivoluzionarie. Con il polacco Claude Lazowski, Santerre è una delle grandi figure di quelli che sono soprannominati i sanculotti perché portano i pantaloni e non la «culotte»: comandante della guardia nazionale e generale nell’esercito, partecipa alle guerre di Vandea, nell’Ovest della Francia. Arrestato nel 1794 viene infine rilasciato e muore in rovina nel 1809.
Durante la Rivoluzione il numero 9 della rue de Reuilly ospita la scuderia e il garage della birreria di Santerre. Sono comunicanti attraverso un grande cortile interno con la facciata della boutique situata sulla rue de Faubourg Saint-Antoine. La Birreria de l’Hortensia è all’apice della modernità: Santerre, che afferma assaggiare l’acqua dei pozzi con la lingua per verificarne la qualità, vi fa installare delle macchine molto costose e impiega numerosi operai del quartiere. La sua attività ha ben di che essere conosciuta!