Da Claire Lacombe, militante repubblicana

È qui che ha vissuto Claire Lacombe! È normale che il suo nome non vi dica niente: le donne rivoluzionarie sono state dimenticate. Eppure, nel 1793 molti parigini hanno sentito il suo nome. Arrivata da Marsiglia, poi da Lione, questa attrice segue le riunioni del club radicale dei Cordiglieri. Insieme ad altre donne chiede il diritto di prendere le armi per difendere la Repubblica. D’altronde è ricompensata per il suo coraggio durante i combattimenti della presa delle Tuileries il 10 agosto 1792. Vicina al gruppo degli Arrabbiati, milita perché la Repubblica sia più democratica e sociale. Con Pauline Léon, fonda la Società delle repubblicane rivoluzionarie nel maggio 1793, un club politico non misto. Il suo radicalismo è disturbante: arrestata nel 1794 viene liberata un anno più tardi quando si ritira dalla vita militante.

Club Patrotico delle Donne

Per saperne di più…

Un discorso di Claire Lacombe

Il 25 luglio 1792 Calire Lacombe pronuncia un discorso all’Assemblea nazionale. Chiede di prendere le armi per difendere la Repubblica, esponendo tuttavia una visione abbastanza tradizionale del ruolo materno e educativo delle donne. «Non potendo soccorrere la mia patria, che dichiarate in pericolo, con sacrifici pecuniari, vengo a rendere omaggio della mia persona. Nata con il coraggio di una romana e l’odio per i tiranni, mi considererò felice di contribuire alla loro distruzione (…) E voi madri di famiglia, che biasimerei se lasciaste i vostri figli per seguire il mio esempio, mentre io farò il mio dovere combattendo i nemici della patria, voi compiete il vostro, inculcando ai vostri figli i sentimenti che ogni francese dice di avere sin dalla nasciata: l’amore per la libertà e l’orrore per i despoti

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